Sopralluogo ieri mattina nel porticciolo turistico di Sant’Antioco del Servizio Demanio della Regione (proprietario della struttura e delle aree), l'Amministrazione Comunale, la Capitaneria di Porto e il curatore fallimentare. Si auspica adesso che a seguito del fallimento del concessionario, la Regione dovrà predisporre un nuovo bando, appetibile, che consenta la riqualificazione e il rilancio del nostro porticciolo, tra i beni più preziosi di Sant’Antioco. Intanto l’area sottoposta a sequestro è stata interdetta e i diportisti, che sarebbero stati già avvisati in via ufficiale, dovranno portare via le proprie imbarcazioni provocando diverse proteste. <<Siamo fiduciosi - ha commentato il Sindaco Ignazio Locci - e auspichiamo che il Demanio provveda a predisporre una gara che dia certezze al concessionario, creando le condizioni per dare un futuro concreto al nostro fiore all’occhiello>. L'inizio della fine di ciò che da molti era giudicato uno dei fiori all'ochiello del settore turistico cittadini è iniziato un anno fa quando ci fu un controllo ambientale delle autorità marittime sulle aree pertinenti il porticciolo. I controlli erano stati eseguiti dal Nucleo di polizia ambientale dell’Ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco, con la collaborazione del personale Arpas del Dipartimento Sulcis di Portoscuso. Dai controlli effettuati è stata accertata, nell’area demaniale marittima, la presenza di rifiuti anche pericolosi abbandonati in tutta la zona. In particolare erano stati rinvenuti: contenitori non sigillati e degradati di olii esausti, diverse batterie di piombo e vari contenitori di plastica per alimenti colmi di oli alimentari usati e oli minerali esausti. Tali rifiuti hanno generato una dispersione di sostanze pericolose in diversi punti, con conseguente contaminazione del suolo”. Vista la situazione, gli uomini della Capitaneria hanno sequestrato l’aerea e denunciato per violazioni ambientali il titolare del porticciolo turistico.