Comincia con il candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, la campagna elettorale in città e nel territorio. Il vicepresidente della Camera dei Deputati sarà a Carbonia, domenica a partire dalle ore 11, nel Palazzetto dello Sport di via delle Cernitici. Quella di Di Maio sarà una due giorni, in una delle regioni che, sondaggi alla mano, è fra quelle che il 4 marzo dovrebbe essere fra quelle più generose con il M5S: potrebbe esserci anche un altro blitz dell’aspirante capo del governo, in prossimità della fine della campagna elettorale, mentre sono confermate le date dei tour di Alessandro Di Battista: il deputato uscente, che ha deciso di lasciare, almeno per il momento, la politica nelle istituzioni, sarà in Sardegna il 24 febbraio, alle 11 a Iglesias e alle 17 a Oliena.
È presumibile che, ad accompagnare Di Maio a Carbonia, ci saranno i candidati che il Movimento ha proposto agli elettori dei collegi elettorali in cui è ricompreso il Sulcis Iglesiente. Si è qui già parlato delle liste sul proporzionale della Camera, che ha visto la riconferma degli uscenti Emanuela Corda e Andrea Vallascas, entrambi cagliaritani, nei primi due posti, quelli che presumibilmente saranno utili all’elezione, e la presenza di Lucia Scanu, 38 anni, disoccupata di Oristano, e Michele Ciusa, trentenne consulente, anch’egli di Cagliari. Al Senato ai primi due posti ci sono gli avvocati Antonio Ettore Licheri, sassarese, e Elvira Lucia Evangelista, di Nuoro; nelle retrovie, con scarse possibilità di successo il ricercatore Roberto Giovanni Cappuccinelli, di Sassari, e la cagliaritana Antonietta Congiu, libera professionista.
Per quanto concerne i collegi uninominali, per la Camera Di Maio e il suo staff hanno scelto Gianni Marilotti, cagliaritano, professore di storia e filosofia nei licei e scrittore di saggi e romanzi. Nel 2014 è stato candidato per le regionali, nel collegio di Sassari, con Progres, una delle liste a sostegno di Michela Murgia. La sua adesione alle posizioni del M5S dovrebbe essere piuttosto recente visto che, poco più di sei mesi fa, si esprimeva nei confronti del Movimento in questi termini: «I pentastellati in Sardegna non costituiscono affatto uno schieramento stabile e capace di rovesciare il sistema oligarchico-consociativo che sta permanentemente soffocando l’Isola. Né i Cinque stelle hanno alcun radicamento sociale o una proposta culturale specificamente sarda. È un elettorato etereo, che segue le imprese e le esternazioni del leader, con una forte carica critica (soprattutto nei confronti del Pd) ma che è destinato a disperdersi col mutare delle condizioni politiche. È successo anche nel passato che questi flussi elettorali abbiano premiato la protesta, per rimanere negli ultimi quarant’anni, di partiti come quello Radicale, i referendari di Segni, l’Italia dei Valori e da ultimo, appunto, il Movimento Cinque Stelle, tutti privi di un radicamento sociale. Si tratta di un fenomeno, non so se solo italiano, ma che da noi ha ritmo intermittente che qualcuno ha già definito “il partito dei voti in prestito” dati a quei leader che di volta in volta sembrano incarnare istanze di cambiamento, per poi tornare disponibili ad altre proposte politiche o confluire nell’astensionismo».
Per il Senato, invece, è stato premiato il giornalista Pino Cabras. Un nome vicino al mondo di siti web tipo Pandora TV, fra i cui collaboratori, vi sono il filosofo marxista-sovranista Diego Fusaro e, soprattutto, Giulietto Chiesa, grande ammiratore di Putin, sostenitore del “complotto americano” dell’11 settembre, contrario all’obbligo vaccinale e via discorrendo: Cabras ha collaborato con lui nella stesura dell’inchiesta-saggio “Barack Obush”, un titolo che non richiede commenti. La prossimità alla Russia di Putin potrebbe meravigliare solo l’osservatore poco attento: è noto infatti che il M5S, con il suo parlamentare Manlio Di Stefano, è stata l’unica formazione politica occidentale a partecipare al congresso del partito di Putin “Edinaja Rossija” nel giugno 2016.
Quanto agli altri candidati, sempre per quel che concerne i collegi plurinominali, il Partito Democratico ripropone l’uscente Romina Mura, componente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, sindaco di Sadali. Al secondo posto un altro deputato, l’iglesiente Francesco Sanna, membro delle commissioni Affari Costituzionali, Difesa e Questioni Regionali, della Giunta per le Autorizzazioni e del Comitato parlamentare per i Procedimenti di accusa: la rielezione – si tratterebbe del terzo mandato – è un traguardo difficile ma negli ambienti dem si spera nell’indebolimento della forza elettorale di Liberi e Uguali, a causa della candidatura “paracadutata” dell’emiliano Claudio che ha suscitato più di un malumore. Al terzo posto, Paola Pinna, eletta nel 2013 nel M5S ed espulsa per non mai chiarita vicenda di mancati versamenti di parte delll’indennità. Iscrittasi dapprima al gruppo misto, è entrata a far parte del gruppo parlamentare di Scelta Civica e, nel 2016 si è iscritta al PD. Ultimo dei quattro è Lino Zedda, sindaco di Baradili. Al Senato i democratici, nel collegio unico regionale, propongono in cima alla lista il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca, avvocato, senatore uscente, componente della commissione Giustizia, delle commissioni parlamentari per la Semplificazione e sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, del comitato parlamentare per i Procedimenti d’accusa, del Consiglio di garanzia. Dietro di lui, la deputata uscente Caterina Pes, docente delle scuola superiori, componente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione e dell’ufficio di presidenza.
Restando al centro sinistra, Civica Popolare candida nel proporzionale per la Camera al primo posto il consigliere comunale di Cagliari, Federico Ibba, ex UDC, coordinatore regionale dei Centristi per l’Italia, il movimento politico dell’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini. Al secondo posto. Maria Pia Orrù, farmacista cagliaritana e a lungo presidente provinciale di Federfarma, al terzo il geologo Giosuè Loj, dipendente regionale, al quarto Maria Serena Delogu, manager di una comunità terapeutica di recupero. Per il Senato, primo della lista è il ginecologo, titolare di incarico di alta professionalità in endoscopia ginecologica all’ospedale San Martino di Oristano Bruno Lacu. A seguire, Anna Maria Spiga, anch’ella ginecologa, operatrice dell’unica guardia medica notturna di Cagliari, e l’imprenditore ogliastrino nel settore delle costruzioni e della pasticceria Marco Depilano.
La lista + Europa - Centro Democratico, formazione centrista e radicale nata dall’intesa fra Bruno Tabacci e Emma Bonino, nel proporzionale per la Camera candida l’assessore comunale di Monastir Alessio Marotto; l’assessore del comune di Quartu Sant’Elena Marina Del Zompo, psicologa; l’insegnante Angelo Mascia; la commercialista Giovanna Maria Carroni. Nel collegio unico regionale per il Senato, il capolista è ilo dirigente aziendale Riccardo Lo Monaco; dietro di lui l’assessore comunale di Villacidro Jessica Pittau, funzionaria regionale, Giovanni Floris, noto Gianluca, tenore e presidente del conservatorio ‘Pierluigi da Palestrina’ di Cagliari, l’insegnante oggi in pensione Anna Autorino, esponente storica del Partito Radicale.
Spostandosi alla coalizione di centrodestra e cominciando con Forza Italia, al primo posto nel proporzionale della Camera è stato collocato il coordinatore regionale, consigliere regionale ed ex presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci; segue Daniela Noli, ex dipendente del gruppo di FI in consiglio regionale; al terzo posto l’architetto e dirigente della regione Paolo Vella, deputato uscente, componente delle commissioni Difesa e Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici; all’ultimo, Viviana Lantini, direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione della ASSL di Carbonia, nonché primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai. Al Senato, guida la schiera uno degli esponenti più importanti del centrodestra isolano, il senatore Emilio Floris, già sindaco di Cagliari per due mandati conquistati al primo turno, oltreché dirigente di spicco della sanità privata in Sardegna. Nei posti alle sue spalle, l’oculista di Alghero Laura Giorico, Angelo Cucca, già capogruppo del Popolo delle Libertà nel consiglio provinciale dell’Ogliestra e la giornalista Maria Lucia Andria.
Noi con l’Italia, la cosiddetta “quarta gamba” del centrodestra, in Sardegna vale assai più di quanto non pesi sullo scacchiere nazionale. L’UDC, uno dei partiti che ha concorso alla formazione del rassemblement centrista, alle regionali con il 7,61 per cento è risultata la seconda forza del centrodestra, più del doppio di Fratelli d’Italia: proprio per questo motivo, Giorgio Oppi, leader indiscusso dell’UDC in Sardegna, ha lamentato che, in ambito regionale, nella suddivisione dei collegi uninominali, si sia tenuto conto dei dati nazionali piuttosto che di quelli, così atipici, della realtà isolana: «Alle regionali non sarà così», ha minacciato “Giorgio” e c’è da credere che l’UDC si rifarà con gli interessi. Oppi è candidato al primo posto nel proporzionale per la Camera. Oggi è consigliere regionale ma è stato a Montecitorio già nel 2006 e nel 2008. Dietro di lui, l’oristanese trentaduenne di Oristano Anna Maria Corona, il medico di Villacidro sessantaquattrenne Efisio Luigi Meloni e Rita Piana, 42 anni, di Cagliari. Al Senato Noi con l’Italia schiera come capolista l’ex sindaco di Quartu Sant’Elena, oggi presidente del consiglio comunale Mauro Contini. Seconda l’avvocato di Iglesias Simona Spada, terzo il farmacista di Marrubiu, residente a Terralba, Francesco Picciau, quarta Elisa Pinna, funzionaria regionale nel settore della sanità.
In casa Fratelli d’Italia vede in vetta alla lista per il proporzionale al Senato uno dei “paracadutati” della tornata 2018. Si tratta dell’oculista romano, originario di Buddusò, Giovanni Satta. Candidato alle comunali di Roma sempre con FdI, incidentalmente è anche lo specialista di riferimento della famiglia della leader Giorgia Meloni: la sua candidatura ha fatto storcere il naso ai militanti locali, in particolare a quelli della Sardegna settentrionale. In corsa per Palazzo Madama ci sono inoltre Roberta Maccioni, insegnante e consigliere comunale di Sanluri, Ivo Zoncu, già primo cittadino sindaco di Riola Sardo, Maria Chiara Contu, capogruppo in comune a Selargius e funzionario della Agenzia delle Entrate. Alla Camera, nel collegio plurinominale del Centro-Sud, il numero uno è il coordinatore regionale Salvatore “Sasso” Deidda, dipendente del Consorzio di Bonifica Sardegna. Seguono Maria Federica Casu, figlia dell’ex sindaco di Terralba, Alessio Mereu, capogruppo in consiglio comunale nel capoluogo e Silvia Sanna, ingegnere di Serrenti cher svolge l’attività professionale a Cagliari.
L’incognita del centrodestra è l’apporto della “liaison” Lega-Psd’Az. Salvini ha da tempo deciso di uscire dal recinto nordista delle origini bossiane e, tuttavia, fino ad oggi, le puntate elettorali nel sud e nelle isole non hanno sortito l’effetto sperato: quel che è certo è che un exploit sardo-leghista potrebbe far pendere la bilancia a destra, probabilmente a danno del M5S. Ad ogni modo, capolista al Senato sarà il segretario sardista Christian Solinas, il quale tuttavia, come contropartita per l’accordo in terra sarda ha ottenuto anche la candidatura al Senato nel collegio lombardo di Rozzano in terza posizione, posto a quanto pare “blindato”. Dopo Solinas, Lina Lunesu ex consigliere regionale di Forza Italia approdata alla corte di Salvini, il leghista di Stintino Antonio Scano, imprenditore e Carla Pulighieddu , presidente dell’Associazione Donne Sardiste. Tre leghisti e una sardista, questa la caratterizzazione dei candidati per il proporzionale alla Camera: l’oculista Guido De Martini, di Cagliari, l’oristanese Annalisa Mele, medico del 118, Vinicio Piras, di Quartucciu, tecnico all’Oncologico, la dirigente della pubblica amministrazione Alessandra Fais.
Liberi e Uguali, al plurinominale per la Camera, oltre al già citato Grassi, candida Elisa Macrì, di Carbonia, proveniente da SEL, il consigliere regionale di MDP - Art. 1 Luca Pizzuto ed Erica Floris, già componente della Commissione Pari Opportunità della regione. Al Senato, in pole position l’assessore allo Sport del comune di Cagliari Yuri Marcialis, unico leader sardo delle componenti che formano LeU a non avere dato forfait dopo le polemiche per la candidatura dell’ex esponente bertinottiano in Sardegna. Completano la lista la docente universitaria a Milano Maria Agostina Cabiddu, nativa dell’Ogliastra; Domenico Cabula, già leader dei Democratici di Sinistra della provincia di Nuoro; Antonia Angela Puggioni, infermiera all’ospedale Sirai.
Anche l’ultrà cattolico Mario Adinolfi ha deciso di scendere in lizza in Sardegna con le liste del Popolo della Famiglia. Il giornalista e blogger noto per le sue posizione estremiste in tema di diritti civili, aborto, unioni civili e quant’altro urti la sua sensibilità di cattolico pre-conciliare, si candida al Senato, nel proporzionale, davanti alla sessantunenne Rossana Manfron, romana come Adinolfi, Oreste Tamponi, 47 anni, di Calangianus, Angela Rita Mercedes Pisu, oristanese di 59 anni. Alla Camera, invece, si ripropone, dopo lo scarso risultato alle comunali di Cagliari (1,2 %), Alberto Agus, avvocato sassarese. Ci sono poi Maria Elisabetta Governatori, spoletina di 60 anni, Michele Atzeni, cagliaritano quarantatreenne, la veneta di Soave Alessandra Carbognin, 45 anni.
Potere al Popolo, formazione nata recentemente per aggregare partiti e movimenti della sinistra radicale e antagonista, vanta, come ha detto il segretario regionale di Rifondazione Comunista Giovannino Deriu, «candidati tutti sardi», in chiaro intento polemico con i competitor di Liberi e Uguali che hanno invece dovuto subire il candidato “straniero”. Alla Camera, nel proporzionale, è capolista una storica militante della sinistra iglesiente, Pierina Chessa, tutt’oggi consigliere comunale. Dietro di lei Matteo Contu, cagliaritano ventiseienne, l’iglesiente Antonella Licheri, 54 anni e il venticinquenne Emanuele Garau, di Cagliari. Al Senato, il nome di punta è Sergio Diliberto radiologo, cugino del docente di Diritto Romano ed ex ministro della Giustizia Oliviero. Di seguito, Mariangela Pedditzi, pediatra di Dolianova che opera a Cagliari, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate Leonardo Meazza e la disoccupata Francesca Oppo, da Ozieri.
AutodetermiNatzione, che mette insieme per la prima volta un cartello autonomista-indipendenstista, formato da RossoMori, iRs, Sardegna Possibile, Sardigna Natzione, Liberu, Sardos, Comunidades e Gentes, mette in pista nel proporzionale della Camera Simona Corongiu, 48 anni, funzionaria pubblica; Marco Murgia, 47 anni, imprenditore, ex consigliere comunale di Cagliari passato dal Pd ai RossoMori nel 2016; Maria Brigida Carta, 59 anni, insegnante; Felice Musa, 66 anni, medico di base. Al Senato il capolista è l’ex direttore dell’Unione Sarda Anthony Muroni, al secondo posto, Stefania Lilliu, 48 anni, psicologa del lavoro, poi Bustianu Cumpostu, 68 anni, leader di Sardigna Natzione , storico indipendentista sardo, e Francesca Frigau, 55 anni, impiegata.
I neofascisti di Casa Pound propongono Fabio Corrias, 37 anni, responsabile regionale; Sara Elena Saiu, operatrice in un centro di assistenza fiscale, di Carbonia; Diana Maria Agus, commercialista di Oristano; Edoardo Lecis, notaio di 38 anni. Al Senato il capolista è Luigi Umberto Todini, romano da anni residente a Sassari, una vita nelle varie frange dell’estremismo di destra, non senza passaggi in Alleanza Nazionale. Con lui in lista Patrizia Frau, 58 anni, Enrico Balletto, 45 anni, allenatore di pallavolo, Donatella Serra.
Per finire la carrellata dei candidati nei collegi uninominali, nei quali un voto in più determina la prevalenza sugli avversari. Alla Camera per il centrosinistra, ci sarà Romina Mura, in quota PD; per il centrodestra Viviana Lantini, in quota FI; per Liberi e Uguali Luca Pizzuto; per il Popolo della Famiglia, Maria Elisabetta Governatori; per Potere al Popolo Simona Deidda, 33 anni, di Domusnovas, protagonista due anni fa della prima unione civile celebrata tra due donne in Sardegna; per Progetto AutodetermiNatzione Fabrizio Palazzari, manager della finanza etica; per Casa Pound Sara Elena Saiu.
Al Senato, il centrosinistra ha designato Daniela Porru, consulente aziendale quarantanovenne, già presidente del PD; il centrodestra Chiara Basciu, odontoiatra di San Giovanni Suergiu, figlia del notabile democristiano Mirando; Liberi e Uguali Yuri Marcialis; il Popolo della Famiglia il sassarese Carlo Marras; Potere al Popolo Mariangela Pedditzi; Progetto AutodetermiNatzione Paolo Porcella, medico di 64 anni; Casa Pound Enrico Balletto.
Altre tre liste sono state presentate in extremis: Il Partito del Valore Umano ha presentato candidati sia alla Camera che al Senato, anche se al momento non sono ufficiali i dettagli delle circoscrizioni. Il Partito Comunista, invece, ha puntato solo su Montecitorio con alcuni nomi in corsa nei due collegi proporzionali del Centro-Sud e del Centro-Nord più altre tre circoscrizioni uninominali. Ma anche in questo caso non sono stati ancora resi noti i particolari. Infine la Lista del Popolo, il movimento che fa capo a Giulietto Chiesa, ha deciso di puntare tutto sul Senato: resta però da chiarire in quali collegi sono state presentate le candidature. Adesso spetterà all’ufficio elettorale valutare la regolarità (o meno) delle liste depositate.
Giovanni Di Pasquale