NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
16
Thu, May
4 Nuovi articoli

II Domenica ordinaria (anno liturgico A). Dio ci viene incontro

Il Vangelo della Domenica
Aspetto
Condividi

Giovanni Battista vede venire Gesù verso di lui …. ! E’ quanto abbiamo celebrato a Natale: Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi! “Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo, e vieni in una grotta al freddo, al gelo …”.
Noi siamo poco abituati ad andare incontro al Signore; addirittura leggiamo nel Vangelo: “Venne fra la sua gente, ma i suoi non lo hanno accolto”.
Il Battista dice: “Io non lo conoscevo ….”.
Può sembrare strano tutto ciò, in quanto erano parenti, con 6 mesi di differenza l’uno dall’altro, cugine le loro mamme. Ma Gesù veniva da molto lontano, dal cielo sulla terra. Per una conoscenza profonda non basta conoscere il volto, i lineamenti fisici, o anche l’onestà e la bontà di una persona. Giovanni Battista si era fatto un’idea inesatta del Messia Gesù, che avrebbe sradicato il male dalla faccia della terra e col male anche il malfattore non convertito; il che non avverrà; la giustizia piena ci sarà solo alla fine.
Il Battista dice alle folle, e lo potrebbe ripetere oggi a noi, “ in mezzo a voi c’è uno che voi non conoscete”, o, ad esser più benevoli, “c’è uno che non conoscete abbastanza”. Gesù era stato preannunciato che avrebbe portato la salvezza agli estremi confini della terra; Paolo di Tarso si dichiara l’apostolo di Cristo presso le genti, quali dobbiamo essere tutti noi. Papa Francesco ci suggerisce qualcosa in questa giornata mondiale dell’immigrazione dei bambini.
“I fanciulli immigrati sono 3 volte indifesi perché minori – stranieri – inermi; lontani dalla loro terra d’origine, separati dagli affetti familiari. Finiscono facilmente vittime nei livelli più bassi del degrado umano: prostituzione, lavoro minorile, arruolati come soldati, coinvolti in traffici di droga. Gesù grida : “ Chi scandalizza uno solo di questi piccoli, gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato in mare”. E’ assolutamente necessario l’impegno dell’intera Comunità internazionale ad estinguere i conflitti, le violenze e la povertà che costringono le persone alla fuga. Voi che camminate a fianco dei bambini immigrati non stancatevi; vi affido unitamente ai ragazzi alla Santa Famiglia di Nazareth, alla mia preghiera e alla benedizione”. Grazie, papa Francesco, faremo del nostro meglio.

Padre Nicola, Redentorista