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Sant'Antioco. Ritorna la calma in città dopo gli episodi di ordine pubblico

Cronaca Locale
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Sono stati fatti ripartire per Milano i giovani dell'associazione di don Rigoldi che si occupa di recupero di giovani carcerati, che soggiornavano a Maladroxia e che, alcuni di loro, nei giorni scorsi si sono resi protagonisti da atti di violenza che hanno messo a dura prova la comunità sulcitana non avezza ad comportamenti del genere. Per derimere la situazione, che ha avuto spiacevoli risvolti di ordine pubblico, il sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci ha chiesto l'intervento di Prefetto che ha indetto una riunione sel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dallo stesso Prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao. Alla riunione che è servita per fare il punto su alcuni episodi di tensione, con protagonisti alcuni ragazzi del posto e tre giovani migranti dell’associazione Comunità Nuova di don Gino Rigoldi, in vacanza come ogni anno nel Sulcis hanno partecipato anche il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e lo stesso don Rigoldi. La riunione che si è volta in municipio venerdì mattina portando a decisioni alla quale hanno preso parte anche il Questore di Cagliari Paolo Rossi ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri Cesario Totaro, unitamente ai vertici della Guardia di Finanza di Cagliari, nonché della Polizia Municipale e della Capitaneria di Porto del Comune di Sant’Antioco. Sull'incontro la Prefettura ha reso noto in un comunicato stampa che pubblichiamo.
"Il Prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao e il Sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci hanno incontrato questa mattina Don Gino Rigoldi, che ha partecipato alla riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato, per l'occasione, presso il suddetto Comune. Nel corso dell'incontro, al quale hanno preso parte anche il Questore di Cagliari Paolo Rossi ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri Cesario Totaro, unitamente ai vertici della Guardia di Finanza di Cagliari, nonché della Polizia Municipale e della Capitaneria di Porto del Comune di Sant'Antioco, sono stati esaminati diversi episodi di tensione verificatisi nei giorni scorsi nel Lungomare del suddetto Comune. Dopo avere esaminato le vicende in argomento, gli intervenuti hanno unanimemente condannato qualunque forma di violenza. In particolare, il Prefetto ed il Sindaco hanno condiviso la necessità che sia fatta piena luce sulle eventuali responsabilità degli autori dei fatti accaduti, auspicando che sia portato quanto prima all'attenzione dell'Autorità Giudiziaria ogni elemento di rilievo e siano accertate le responsabilità dei singoli. Il Prefetto ha, inoltre, assicurato che, per il prossimo futuro, sarà rafforzata la presenza delle Forze di Polizia sul territorio al fine di evitare il possibile ripetersi di analoghe situazioni. Nel contesto, il Sindaco ha voluto ribadire che la Comunità di Sant'Antioco è abituata all'accoglienza e, pertanto, quelli accaduti nei giorni scorsi rappresentano episodi isolati, da lasciarsi alle spalle quanto prima. Peraltro, quanto emerso nel corso della riunione ha permesso di accertare che quanto accaduto ha interessato solo un piccolo gruppo di persone, mentre la stragrande maggioranza della pacifica cittadinanza di Sant'Antioco è dedita all'accoglienza. Infatti, nei quattro anni precedenti (cioè, da quando i ragazzi di Don Gino Rigoldi frequentano Sant'Antioco per le vacanze estive) non si sono mai registrati fatti simili. Don Rigoldi, nel prendere atto di quanto rappresentato, ha tuttavia manifestato la propria preoccupazione riguardo alla possibile serena prosecuzione della permanenza nel Comune di Sant'Antioco dei ragazzi suoi ospiti, a loro volta turbati da quanto accaduto. Pertanto, ha annunciato l'intenzione di riportare i ragazzi coinvolti negli episodi di ieri a Milano, dove già hanno fatto rientro alcuni degli ospiti della sua Comunità rimasti coinvolti nei primi accadimenti della scorsa settimana. Attese le iniziative assunte per rafforzare la presenza delle Forze di Polizia e garantire la condizione dell'ordine e della sicurezza pubblica a Sant'Antioco, il Prefetto ed il Sindaco hanno chiesto a Don Riboldi di riflettere ulteriormente sull'intenzione di riportare i ragazzi a Milano proponendo, invece, di organizzare momenti di coinvolgimento ed inclusione dei medesimi in iniziative comuni che possano favorire la reciproca conoscenza e il rispetto. Don Rigoldi si è riservato di fare conoscere le proprie determinazioni al riguardo, manifestando comunque apprezzamento per la sensibilità dimostrata dalle Istituzioni e dall'Amministrazione comunale nella prospettiva di una futura maggiore conoscenza e cooperazione." Da parte sua il Sindaco Ignazio Locci ha spiegato le motivazioni del suo intervento con la richiesta al Prefetto. <Abbiamo trattato questa vicenda come un problema di ordine pubblico- ha commentato il sindaco- L’obiettivo da subito è stato quello di fermare questi episodi e di salvaguardare le nostre famiglie e la nostra socialità, lo dimostra la convocazione a Sant’Antìoco del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Grazie al tempestivo intervento del prefetto- ha concluso Iganzio Locci- e il grande lavoro dei carabinieri abbiamo potuto trovare le giuste mediazioni risolte nella serata di ieri quando siamo stati informati della partenza per milano dei protagonisti di questi fatti incresciosi>.

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