Il brano evangelico di questa Domenica fa parte del discorso di Gesù nell’ultima cena, allorché il Maestro dice tante cose, e di estrema importanza, ai suoi discepoli. Lui sta per lasciarli e li vede rattristati. Come potrebbero non esserlo? Se ne va colui per il quale hanno lasciato tutto. Gesù cerca di tranquillizzarli: "Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Io vado a prepararvi un posto; e quando vi avrò preparato un posto ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io". Gesù sta parlando della "casa del Padre", che non è il Tempio, ma l’eternità beata in Paradiso, ove vedremo Dio "faccia a faccia". Gesù aggiunge che essi conoscono la via per arrivarci. Tommaso, al sentire queste parole, esclama: "Non sappiamo dove vai e come possiamo conoscerne la via?". E Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". A questo punto interviene Filippo: "Mostraci il Padre e ci basta". Gesù riprende a parlare con un accorato rimprovero: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre". Tocchiamo qui il cuore del Vangelo e della nostra fede. Dove cercare Dio? Dove incontrarlo? L’evangelista Giovanni scrive: "Dio nessuno l'ha mai visto; Gesù ce lo ha rivelato”. Questo sta a dire che se vogliamo "vedere" il volto di Dio, dobbiamo guardare quello di Gesù; se vogliamo conoscere il pensiero di Dio, occorre conoscere il pensiero di Gesù, il suo Vangelo; se vogliamo comprendere la volontà di Dio, basta vedere qual è la volontà di Gesù. Sì! Dio ha il volto di Gesù, l'amore di Gesù, la misericordia di Gesù. Guardando Gesù vediamo Dio "faccia a faccia". È un Dio potente che guarisce i malati, ma anche un Dio debole come il Bambino di Betlemme; è un Dio che fa risorgere dalla morte, ma che si commuove e piange per l'amico Lazzaro morto. È un Dio che cammina nelle nostre strade non per condannare e punire, ma per guarire e salvare, per aiutare i bisognosi. Avevamo proprio bisogno di un Dio così! Alla fine, Gesù sembra perfino esagerare: "chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi". È la consegna per i suoi discepoli di ogni tempo, quindi anche per noi. Amare come lui ha amato; operare come lui ha operato. La vita dei Santi ci testimonia la realizzazione di tali parole. Questa è la Chiesa di Gesù, di cui Lui è la pietra angolare e noi le varie pietre vive. Come si può non andare per le vie del mondo e non predicare il Vangelo?! Nessuno e neppure le opere di carità ci impediranno tale Missione. Ce lo ha comandato Lui: “Come il Padre ha mandato me, Io mando voi; andate in tutto il mondo e predicate il mio Vangelo”. La parola di Gesù, parola di verità, ci conduce alla vera libertà e all’eredità eterna. Spalanchiamo mente e cuore a ciò che salva davvero la nostra vita. Amen !
Padre Nicola,Redentorista
V Domenica di Pasqua (anno liturgico A). OLTRE IL GIOVEDÌ SANTO………
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